Dove sono i giovani?
Luoghi dove riCostruire un futuro con preadolescenti e adolescenti oggi.
Si è svolto a Milano sabato 26 marzo, nella suggestiva cornice dell’Acquario Civico, un interessante incontro promosso dalla Vice Presidente del Consiglio comunale Roberta Osculati con la partecipazione di qualificati relatori sulle tematiche giovanili. In apertura dei lavori Roberta Osculati ricorda che “Ho organizzato questo evento per provare a ri-costruire luoghi di senso, dove ricomporre partecipazione attiva, socialità, aggregazione, responsabilità collettiva, per far fiorire i nostri giovani, adolescenti e preadolescenti”.
Valerio Pedroni, Consigliere comunale, ha introdotto i lavori segnalando che “Dobbiamo intercettare i giovani ed accompagnarli in percorsi aggregativi ed educativi per non disperderli, in una contingenza che sconta ancora l’onda lunga della pandemia”.
Le riflessioni del Professor Ivo Lizzola, Docente di pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità della devianza: “Chiamarsi nel gioco reciproco della vita della città significa, cercarsi, visitarsi, veglia gli uni sugli altri, ed invitarsi insieme a dare insieme progressiva consistenza a piccole storie che diventino storie comuni che siano segnate dal riconoscimento che l’altro ha bisogno di te anche se sei prostrato. I giovani hanno in sé la vocazione ad aiutare rispondendo alla necessità della rarefazione delle relazioni sociali. Hanno dimostrato una precocità alla partecipazione alla vita comune. I giovani mettono in gioco le proprie competenze, si ascoltano, c’è costruzione di conoscenza, una città fatta di luoghi riflessivi dove dichiarare agli altri le proprie scelte”.
L’intervento di Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza ha evidenziato il connubio tra sicurezza ed inclusione: “dobbiamo investire in luoghi, relazioni, azioni per i giovani e con i giovani, in forma strutturale e non occasionale o “a progetto”. E dobbiamo farlo riempiendo e vivendo i loro luoghi, insieme, quelli della strada e delle piazze, quelli degli spazi del divertimento e dell’aggregazione. Ho in mente un investimento strutturale sull’educativa di strada. Così dobbiamo gestire quell’aggressività che troppo spesso si manifesta. E bisogna farlo con linguaggi adeguati e possibili: quello dello sport, della musica. I giovani sono molto più generosi di quanto crediamo.
E poi dobbiamo occuparci di chi sbaglia. Noi per chi sbaglia pensiamo all’arresto e al carcere, dimenticandocene subito dopo”.
Silvio Premoli, Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Milano ha scattato un’istantanea sulla situazione dei giovani: “A Milano si lavora molto sull’infanzia, ma per gli adolescenti e i preadolescenti ma c’è bisogno subito di più risorse, più pubblico, di più regia con il terzo settore”.
Don Stefano Guidi, Direttore della Fondazione Diocesana per gli oratori Milanesi (Fom) ha invitato a riflettere sul ruolo educativo dei genitori “Ma dove sono gli adulti? Troppo spesso deleghiamo la funzione educativa agli altri: alla scuola, agli oratori, agli sport dimenticandoci che è la famiglia il perno educativo dei nostri figli. Spesso osserviamo come il percorso educativo sia considerato specialistico e funzionale. I 150 oratori milanesi ci sono e fanno la loro parte, sono aperti e lavorano in cordata solidale con associazioni ecclesiali, laiche e di altre confessioni religiose. Ognuno svolge la propria parte”.
Nelle conclusioni Anna Scavuzzo, Vice Sindaco e Assessora all’Istruzione sottolinea l’importanza di “Trovarsi e Ritrovarsi su un tema così importante per la città, credo che questa occasione possa diventare un vero e proprio laboratorio progettuale per costruire insieme. Mi piace pensare ad un maggior coordinamento a livello cittadino su queste tematiche: la Conferenza dei Presidenti di Municipio ci dovrebbe aiutare a definire azione condivise e progetti pubblico privati per valorizzare il ruolo dei Centri di Aggregazione Giovanile unendo le forze laddove le risorse sono ancora limitate. Le politiche giovanili si fanno insieme coinvolgendo i cittadini tutti”.
Fabio Catellani
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