3 risposte da approfondire. Di Fabio Catellani
Assessore Granelli, si parla molto di ambiente negli ultimi anni, è un tema articolato e complesso per varie ragioni: la delega in materia è affidata al Sindaco, agli Assessori e in parte ai Presidenti di Municipio. Il verde pubblico, i parchi vengono un po’ vissuti come degli spazi da manutenere e non da gestire generando valore.
Nel Municipio 6 al Parco Segantini, si è passati dalla creazione di un parco che non c’era, alla sua gestione partecipata al Milano Smart Park. Un esempio virtuoso e partito dal basso?
Ho vissuto l’esperienza fin dalla sua fase embrionale, guardandola con interesse e dando il mio contributo con gli altri colleghi di Giunta alla sua realizzazione. Ho poi osservato la costituzione dell’Associazione Parco Segantini (APS): un gruppo di cittadini con differenti esperienze e competenze ha iniziato a “lavorare” bene e con serietà. L’APS promuove relazioni fra ‘contadini urbani’ stimolando il dialogo con altre comunità e con le amministrazioni pubbliche. La rete tessuta negli anni tra diverse realtà associative del Municipio 6 è stata a dir poco sorprendente. “Un miracolo a Milano” che crea valore sociale, economico ed ambientale con significativi risparmi anche del Comune in termini di gestione e manutenzione. Per non parlare poi della coesistenza ed utilità reciproca con Milano Smart Park, che favorisce la sensibilizzazione ai temi della difesa dell’ambiente urbano, la diffusione di conoscenze e la comprensione della complessità delle cause dell’inquinamento dell’aria e proteggere così la salute. Lo strumento utilizzato è la Centralina per il Monitoraggio della Qualità dell’Aria realizzabile anche “low cost’, perché la tutela dell’ambiente sia democratica!
A suo parere l’esperienza di Milano Smart Park è replicabile?
Sta già avvenendo in modo spontaneo e naturale, e continuando a tessere la tela della partecipazione della cittadinanza in tema ambientale. Certamente le centraline “low cost” non hanno la precisione certificabile come l’ARPA e le Università; ma servono anche per sperimentare, imparare e approfondire, partendo dall’aria, i temi legati all’importanza della natura. E poi le pratiche migliori vanno condivise, in logica orizzontale tra i Municipi e verticale con Comune e Regione. Nel Piano Aria Clima adottato dal Consiglio comunale nel dicembre 2020 abbiamo inserito un’azione per progetti di integrazione della rete ufficiale delle centraline con progetti partecipati, che contribuiscono alla rilevazione, ma hanno anche un elevato valore di partecipazione e di sensibilizzazione all’urgenza di azioni di cambiamento in tema di ambiente e tutela della salute.
Da Assessore alla Mobilità quale a suo avviso l’impatto sul Municipio 6 e sui Municipi adiacenti del Progetto?
Credo che il lavoro di squadra pubblico-privato, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, sia riuscito davvero a collegare alcuni parchi del Municipio 6: penso all’Argelati, al Baden Powell, a quello di Via Spezia, favorendo anche grazie alla riqualificazione di Via Gola e alla pedonalizzazione di parte del Naviglio Pavese, un’integrazione in divenire tra l’Alzaia Naviglio Grande e Alzaia Naviglio Pavese che non potrà che fare bene ai Municipi. E poi non è bello da Romolo, attraversare tre parchi, e trovarsi in uno dei “cuori” di Milano?
Grazie Assessore e buon lavoro!
Fabio Catellani
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