La domanda mi si presenta quasi quotidianamente da circa un anno. La domanda è “aperta” e sicuramente retorica. Sono troppi gli aspetti da considerare. Intanto segnalo subito il link al sito del Comune dedicato ai cittadini over 60 https://bit.ly/3zOK1KL con la gamma completa dei servizi messi a disposizione. In tempi di elezioni meglio sgombrare subito il campo. Le riflessioni tuttavia non possono adattarsi ai tempi della Politica.
Bene vengo al dunque. Un libro consigliatomi da Francesco “Essere mortali. Come vivere la propria vita fino in fondo” di Atul Gawande, Edizioni Einaudi ed un’esperienza diretta di 48 ore con un anziano over 80 autosufficiente. Sarò conciso, prometto.
Dal libro una frase che mi fa riflettere: “Il coraggio è decidere se a prevalere sono le proprie paure o le proprie speranze”.
Leggendo Gawande mi rendo conto di quanto la vecchiaia sia considerata una malattia sociale a prescindere delle condizioni di salute del singolo e di quanto conduca ad una progressiva limitazione della propria autodeterminazione. Proseguendo la lettura mi convinco che un paradigma diverso e “più riconoscente” verso gli anziani sia possibile e a portata di mano.
Esistono innumerevoli e concrete possibilità che partono dal basso, basate sulla condivisione che possono consentire agli anziani di “essere mortali” ma facendo, laddove le condizioni psicofisiche lo consentano, decidere a loro.
Dalla mia esperienza di 48 ore con un anziano over 80 autosufficiente a Milano. Far vivere lui la sua quotidianità è stato davvero un percorso ad ostacoli ma siamo riusciti ad arrivare al traguardo. La pandemia ha ulteriormente aggravato le solitudini degli anziani e che gli ha obbligati ad essere ancor più resilienti (aggettivo abusato e me ne scuso) se pensiamo come anche la vita quotidiana sia diventata smart. Mi sono reso conto di quanto sia complesso per un anziano l’home banking, il delivery, i call center, la comunicazione social. E di quanto siano emarginati e poco coinvolti socialmente. Nel presente e ancor più nel futuro prossimo. Ma non mi rassegno e sarò al loro fianco come potrò.
Fabio Catellani
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