Per quanto mi riguarda significa compiere una scelta politica.
La scelta politica implica la volontà di essere cittadini attivi, interessati ai fatti che riguardano il bene comune, pronti ad intervenire per affermare alcune scelte che qualificano l’identità della società di cui facciamo parte e per provare a diffondere i valori in cui crediamo. Si tratta dunque di essere cittadini informati in modo non superficiale, di esprimere il proprio giudizio con spirito critico e non prevenuto su ciò che ci circonda e di sapersi assumere la responsabilità delle proprie azioni.
Bisogna per prima cosa partire da se stessi ed essere consapevoli delle proprie scelte. Personalmente mi impegno ad essere una cittadina informata, a scavare a fondo per cercare di capire il perché delle cose. Penso che l’importante sia non rimanere mai fermi con le mani in mano a guardare il tempo e il mondo sfuggire via.
Vivo la scelta politica anche attraverso la scelta di servizio e quella di fede. Lo stile con cui siamo chiamati a vivere queste scelte non è un fatto solo esteriore e formale; implica, anzi, un atteggiamento interiore e una serie di comportamenti che lo qualificano in modo profondo.
Scelta politica è, secondo me, portare lo scoutismo nella vita “di tutti i giorni”. Questo significa che i valori di lealtà, disponibilità, cortesia, laboriosità, purezza, responsabilità, fiducia e allegria e in genere tutti i valori che sono espressi nella Promessa e nella legge scout devono poter diventare uno stile di vita e poter trovare realizzazione ad ogni età.
La scelta politica è uno strumento per “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’ho trovato”: scelgo di mettermi a disposizione degli altri, facendo del mio meglio.
Giuliana Locatelli
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